Jordmånen Wine Import è stata fondata da Jessica Mihai e Mika Snickars nell’ottobre del 2019.
L’idea, dopo averci pensato a lungo, era di avviare un’importazione per presentare al mercato svedese alcuni produttori di vino, a loro molto cari.
Per Jessica e Mika il vino è qualcosa che dà felicità, bere un buon vino è una sensazione euforica che dà le stesse emozioni dell’ascoltare la propria musica preferita o il vivere un’esperienza artistica.
In sintesi il senso del vino per Jordmånen Wine Import è il seguente: avere un buon sapore, essere coltivato correttamente senza danni alla terra, essere puro succo d’uva fermentato senza additivi.
Queste le loro parole: “Vediamo noi stessi come parte della natura: ciò che mangiamo e beviamo influisce sulla nostra salute e l’ambiente in cui viviamo”.
Una collaborazione già scritta, perché Jessica e Mika parlano la nostra stessa lingua: ogni cosa che facciamo deve essere emozionante per qualcun altro e rispettare la terra e l’essere umano perché solo questo conta veramente.
Ma torniamo alla loro storia.
“Come è cominciata la vostra avventura?”
“Tutto è iniziato nel 2009 quando il nostro amico Emil Broome ha iniziato la sua attività d’importazione Vin & Natur. Emil era solito prenotare Mika per concerti da DJ nei suoi club di Malmö, e lì abbiamo avuto la possibilità di provare alcuni dei suoi produttori di vino naturale. L’interesse per i vini e la cucina fin dalla giovane età ha sollecitato la nostra curiosità: scoprire nuovi sapori deliziosi e alcuni meno piacevoli, capirne il senso, ci ha permesso di orientare il nostro interesse verso il vino naturale.” Jessica e Mika lo immaginano come una tavolozza piena di colori e la similitudine ci sta perfettamente.
“Come funziona il mercato dei vini in Svezia?”
“In Svezia c’è un monopolio dell’alcol che ha sempre acquistato grandi quantità di vini (per lo più vini di marca), ma non ha mai evoluto questa sua strategia: non si è voluto puntare sulla cultura del vino intorno al nuovo mondo che si stava aprendo. E quindi io e Mika, ma come noi anche tanti altri giovani svedesi, abbiamo coperto quel vuoto frequentando eventi di degustazione e conoscendo i produttori di vino naturale.
“ma torniamo a voi …”
“Fondamentale è stata la visita di 5 giorni a Tbilisi nel 2014, quando Mika è stato prenotato per due concerti come DJ.
L’host del nostro appartamento aveva lasciato una bottiglia trasparente senza etichetta con dentro il vino fatto dalla sua famiglia. Ci ha parlato del vino prodotto in anfora senza l’aggiunta di nessuna sostanza. Aveva un fantastico colore arancione e il gusto era travolgente, delizioso e diverso. Dall’altro lato della strada, di fronte all’appartamento c’era Wino Underground, un fantastico winebar. In quei cinque giorni l’esperienza vissuta è stata davvero travolgente, con i tanti bei vini naturali assaggiati e gli interessanti incontri con persone da tutto il mondo”.
Di ritorno in Svezia è iniziata per Jessica e Mika la “caccia all’orange” che, viste le premesse, era di fatto una mission impossible, in quanto controcorrente rispetto alle politiche del monopolio. Non si sono dati per vinti e hanno contattato l’importazione di vino Gaumarjos a Stoccolma, che è anche socio di una cantina in Georgia, per capire come importare questi vini; ci sono voluti altri due anni prima che il monopolio acquistasse i loro vini.
“Come si è evoluto il vostro percorso nel mondo del vino naturale?”
“La conoscenza del mondo dei vini naturali è passata, per forza di cose, dall’assaggio degli orange wine nei winebar di Stoccolma come 19 Glas, Ambar, Wood Stockholm, Växthuset, La Colline, Paradiso, Tyge & Sessil, Cafe Nizza, per citarne alcuni.
Abbiamo poi scoperto il sito italiano Rollingwine e abbiamo ordinato regolarmente 1 bottiglia di tutti i vini mai provati prima: è stato così che abbiamo assaggiato i vini di Franco Terpin, che è stato il primo vignaiolo che abbiamo iniziato ad importare dall’Italia. I suoi vini ci hanno spiazzati completamente.
Attraverso Rollingwine, abbiamo conosciuto poi Giovanni Segni, che ora è diventato un ottimo amico e collega di vino. Insieme abbiamo organizzato il primo Orange Wine Seminar a Stoccolma insieme a Max Mellfors presso Tyge & Sessil a febbraio 2020 e il Natural Wine Seminar a Växthuset / Trädgården ad agosto 2020.
Il secondo produttore di vino che abbiamo aggiunto al portafoglio è stato Philippe Brand dall’Alsazia; anche lui un fantastico vignaiolo che produce in modo biodinamico/naturale vini bianchi d’Alsazia, sia tradizionali che macerati. Questi due produttori per me e Mika erano sufficienti per portare avanti la nostra attività di importatori. Ma poi le emozioni quando assaggi un vino non si possono nascondere, e così abbiamo deciso di lavorare anche con un terzo produttore: Giorgio Nicassio di Cantina Giara, un simpaticissimo vignaiolo pugliese che produce buonissimi vini.”
“Come avete conosciuto Old Boy Wine Négociant?”
“Giovanni ci ha fatto assaggiare i vostri vini ed è stato amore a primo assaggio: noi li chiamiamo “i nostri adorabili animaletti”, molto diversi tra loro. Di Hey Boy ci ha colpito il modo in cui, con la sua super acidità, si sposi così bene con il cibo asiatico piccante. Hey Girl lo troviamo estremamente “divertente” e ci piace molto che sia una sorta di petnat arancione rosato (il pinot nero è pressato direttamente). Sono queste emozioni, scaturite dal bicchiere, che alla fine ci hanno portato ad acquistare i vostri vini, non potevamo fare altrimenti.”
“Cosa pensate della figura del Négociant?”
“Old Boy Wine Négociant è il primo “mercante di vino” con cui lavoriamo (tranne per il fatto che Philippe produce anche dei vini acquistando uva da un viticoltore nel Rodano per vinificare in Alsazia). È molto interessante la vostra collaborazione con Tenuta L’armonia: un produttore con la sua esperienza, che dà l’opportunità di raccogliere e vinificare l’uva della sua terra. Tutto questo è finalizzato alla possibilità di imparare a vinificare da un vignaiolo che sa cosa fare in vigna e in cantina perché ogni vino sia unico. Ci sono altri produttori di vino che abbiamo conosciuto che lavorano allo stesso modo e penso che questo tipo di collaborazioni potranno rappresentare un nuovo futuro nel mondo del vino naturale.”
Chiudiamo con qualche altra informazione in più su Jessica e Mika.
Sono una coppia che si è incontrata nel 2008.
Dal 1995 Mika gestisce il suo negozio di dischi in vinile, che era un posto fisso per Jessica negli anni ’90. Fa il DJ sin dalla tenera età di 9 anni. Senza conoscersi l’un l’altro, lui e la sua musica sono stati presenti nel mondo di Jessica nelle discoteche dei centri giovanili nella periferia di Stoccolma, attraverso i rave party dei primi anni ’90, nei club e nei festival. Ci dice Jessica: “In qualche modo abbiamo gli stessi ricordi, senza che allora ci conoscessimo l’un l’altro.”
Mika fa ancora il DJ e ha vinto il DMC svedese 1998.
Jessica ha sempre lavorato come sarta e modellista di alta moda. E’ passata dall’haute couture al business della moda commerciale, ha lavorato 7 anni per H&M con linee guida di modellistica e qualità per la produzione. Ha vissuto due anni a Hong Kong molto intensi e interessanti. Ma la vera anima di Jessica, una persona con i piedi per terra e underground, si scontrava con il consumismo frenetico. Le mancava qualcosa ed è tornata a Stoccolma, dove ha cominciato a dedicarsi in prima persona all’arte, con una propria galleria/studio.
Otto anni fa le strade della musica di Mika e l’arte di Jessica si sono fuse in un’unica location a Stoccolma.
Il loro sogno è quello di trasformare una parte della galleria in un wine bar aperto fino all’aperitivo, incentrato sulla degustazione di vini: un piccolo bar informale in cui vai per un bicchiere o due, che sperano di aprire la prossima estate.
“Il business del vino e l’amore per questi vini vivi è solo uno sviluppo naturale del nostro stile di vita, incentrato sull’interesse per le erbe selvatiche, per la cucina e la medicina, la musica, il clubbing e l’arte. Tutto va di pari passo ed è un amore infinito che si modella alle variazioni della natura.”